Il tempo sottile
Bologna
27/06/2025
Corporate
Con l’evento “Il tempo sottile” che si è svolto il 27 giugno a Bologna, a Palazzo Re Enzo, abbiamo approfondito il tema scelto per celebrare il nostro ottantesimo anniversario: il tempo come valore centrale e risorsa preziosa del nostro agire quotidiano.
L’incontro è stata l’occasione per presentare il rapporto “Il tempo e il cibo” La food obsession tra rappresentazione dei media e comportamenti di consumo, sviluppata insieme all’istituto di ricerca Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, che indaga il rapporto degli italiani con il tempo ed il cibo nella digital life.
L’evento è stato presentato dalla giornalista Mia Ceran e preceduto dai saluti istituzionali del Sindaco di Bologna Matteo Lepore e dell’assessore alle politiche abitative, lavoro, politiche giovanili della regione Emilia-Romagna, Giovanni Paglia.
La presentazione della ricerca da parte di Sara Lena, ricercatrice Area consumi, mercati e welfare del Censis e di Massimiliano Valerii, filosofo, consigliere delegato dell’istituto è stata introdotta dal nostro presidente Francesco Malaguti e seguita dagli interventi di Stefano Quintarelli, informatico ed esperto di processi di digitalizzazione, Silvia Bencivelli, divulgatrice scientifica e scrittrice e Andrea Segrè, agroeconomista.
A concludere la mattinata, un’incursione artistica di Alessandro Bergonzoni.
Secondo i dati emersi dalla ricerca, gli italiani desiderano dedicare più tempo a sé stessi, al cibo e alle relazioni. Tuttavia, nella pratica, il tempo medio riservato ai pasti è di 60 minuti nei giorni feriali e 75 nei festivi. Tra gli occupati, il 97% effettua una pausa pranzo, ma solo per il 3,3% supera i 60 minuti e la media si ferma a 24 minuti. Nonostante ciò, l’86,7% considera la pausa un momento importante per il proprio benessere e l’87,7% la collega a un miglioramento della produttività.
La ricerca disegna il profilo di una società che cerca di liberarsi dalla logica della performance e della velocità. Gli italiani vogliono vivere meglio, e per farlo chiedono più tempo da dedicare a sé stessi. Il cibo, in questo scenario, non è solo nutrizione: è cultura, identità, relazione. Ed è proprio nella lentezza della cucina, nella cura di un pranzo condiviso o in una pausa pranzo ben vissuta che si gioca una nuova idea di benessere.
Questi risultati evidenziano una discrepanza tra i ritmi imposti dalla società e il desiderio di riconquistare tempo di qualità, un tema che ci tocca profondamente e guida il nostro operato quotidiano. Anche a partire da questa consapevolezza abbiamo scelto di impegnarci in un modello d’impresa orientato al benessere collettivo, ottenendo la certificazione B Corp entrando in un network globale di aziende che condividono la visione di un business come forza positiva, al servizio delle persone, delle comunità e dell’ambiente.
Consulta qui i risultati principali del rapporto Camst-Censis.
Consulta qui il rapporto completo.





